L'anno è quasi finito.. Domenica 5 Giugno Uscita di chiusura!!
E ci aspetta il campo,11 giorni da passare tutti insieme e in compagnia..
Non aspettiamo altro,vero ragazzi? :P
Un bacione a tutti :)
giovedì 3 giugno 2010
venerdì 16 aprile 2010
Varie informazioni sui Totem!
1-Pensiamo al reparto come a una grande tribù indiana, con dei ragazzi e delle ragazze che diventano adulti, che fanno pienamente parte della tribù e ricevono il loro nome.
E’ questa una tradizione di numerosi reparti.
La festa totem deve essere una festa indiana perfettamente ambientata, vestititi, canti, racconti indiani fanno da cornice attorno al fuoco all’imposizione del nome a un ragazzo o a una ragazza che non può essere al primo anno di reparto ma che deve essere ben conosciuto per dargli un nome bello, che rimanga e che si adatti a lui.
I nomi devono essere nomi indiani, belli ,e dovete fare in modo che chi lo riceve, sia contento e orgoglioso di portarlo e non lo cambi più. Infatti nessuno cambia nome facilmente. Le prove di coraggio, di pazienza, di abilità, di umiltà devono essere simpatiche.
Per i capi Reparto: dovete creare un ambiente di reparto che i ragazzi che non hanno il totem, e che quindi non partecipano alla festa, non vedano l’ora di far parte della tribù e di avere un nome anche loro.
2- Non è una cerimonia, ma solo una vecchia tradizione scout,gioiosa all'origine, ma talvolta degenerata in scherzi sguaiati o contrari alla fraternità scout.
Il "totem" è un nome particolare (in genere di un animale, seguito da un aggettivo), inteso a rispecchiare una caratteristica fisica o psichica di una persona. Esso viene di solito conferito dopo una certa anzianità (che cambia tra primo/secondo anno per ogni reparto) dagli "anziani" del Reparto, in una cerimonia-gioco che non deve mai essere vessatoria o generare timori o risentimenti. Alcuni Reparti,collegano la totemizzazione al superamento di prove impegnative (hike, imprese, ecc.), con una tradizione che ricorda usanze che nelle tribù primitive segnavano il passaggio dalla fanciullezza alla maturità (il "ragazzo Zulu" di B.P.) L'uso del "totem" personale deve rimanere nella sfera scherzosa della comunità del Reparto o del Gruppo.
3- In Agesci il Totem viene dato solitamente a coloro che stanno per entrare o sono entrati nell'Alta Squadriglia dai membri più anziani del reparto, in una cerimonia chiamata totemizzazione. Durante questa cerimonia lo scout per ricevere il suo "Totem" dovrà superare delle prove che testimonieranno il suo valore. Nel C.N.G.E.I. il Totem viene dato tra l'ultimo anno di esploratori e il primo anno di servizio nei senior.
La cerimonia della Totemizzazione varia molto a seconda delle tradizioni del riparto.
La tradizione della totemizzazione non costituisce parte integrante del metodo scout di nessuna associazione. La validità del Totem e della totemizzazione va valutata nel contesto educativo entro cui si colloca. Si presume che una tale tradizione possa essere in linea col metodo scout a condizione che al "nome di caccia" ed alla relativa cerimonia venga attribuito un significato educativo e che il tutto si svolga secondo le caratteristiche tipiche dello stile scout, come la gioiosità e la fraternità. A tale proposito, si può ricordare come Baden Powell avesse scritto che non si devono dare soprannomi come "scimmia" o "pappagallo".
E’ questa una tradizione di numerosi reparti.
La festa totem deve essere una festa indiana perfettamente ambientata, vestititi, canti, racconti indiani fanno da cornice attorno al fuoco all’imposizione del nome a un ragazzo o a una ragazza che non può essere al primo anno di reparto ma che deve essere ben conosciuto per dargli un nome bello, che rimanga e che si adatti a lui.
I nomi devono essere nomi indiani, belli ,e dovete fare in modo che chi lo riceve, sia contento e orgoglioso di portarlo e non lo cambi più. Infatti nessuno cambia nome facilmente. Le prove di coraggio, di pazienza, di abilità, di umiltà devono essere simpatiche.
Per i capi Reparto: dovete creare un ambiente di reparto che i ragazzi che non hanno il totem, e che quindi non partecipano alla festa, non vedano l’ora di far parte della tribù e di avere un nome anche loro.
2- Non è una cerimonia, ma solo una vecchia tradizione scout,gioiosa all'origine, ma talvolta degenerata in scherzi sguaiati o contrari alla fraternità scout.
Il "totem" è un nome particolare (in genere di un animale, seguito da un aggettivo), inteso a rispecchiare una caratteristica fisica o psichica di una persona. Esso viene di solito conferito dopo una certa anzianità (che cambia tra primo/secondo anno per ogni reparto) dagli "anziani" del Reparto, in una cerimonia-gioco che non deve mai essere vessatoria o generare timori o risentimenti. Alcuni Reparti,collegano la totemizzazione al superamento di prove impegnative (hike, imprese, ecc.), con una tradizione che ricorda usanze che nelle tribù primitive segnavano il passaggio dalla fanciullezza alla maturità (il "ragazzo Zulu" di B.P.) L'uso del "totem" personale deve rimanere nella sfera scherzosa della comunità del Reparto o del Gruppo.
3- In Agesci il Totem viene dato solitamente a coloro che stanno per entrare o sono entrati nell'Alta Squadriglia dai membri più anziani del reparto, in una cerimonia chiamata totemizzazione. Durante questa cerimonia lo scout per ricevere il suo "Totem" dovrà superare delle prove che testimonieranno il suo valore. Nel C.N.G.E.I. il Totem viene dato tra l'ultimo anno di esploratori e il primo anno di servizio nei senior.
La cerimonia della Totemizzazione varia molto a seconda delle tradizioni del riparto.
La tradizione della totemizzazione non costituisce parte integrante del metodo scout di nessuna associazione. La validità del Totem e della totemizzazione va valutata nel contesto educativo entro cui si colloca. Si presume che una tale tradizione possa essere in linea col metodo scout a condizione che al "nome di caccia" ed alla relativa cerimonia venga attribuito un significato educativo e che il tutto si svolga secondo le caratteristiche tipiche dello stile scout, come la gioiosità e la fraternità. A tale proposito, si può ricordare come Baden Powell avesse scritto che non si devono dare soprannomi come "scimmia" o "pappagallo".
martedì 6 aprile 2010
la storia della squadriglia pipistrelli
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BENVENUTI NEL BLOG DELLA SQUADRIGLIA PIPISTRELLI!!
siamo delle scout del gruppo roma 100, zona La Fenice.
Attualmente siamo in 6 : Giulia (capo sq), Sara (vice), Francesca, Elisabetta, Sara, Lucia. Qui metteremo la nostra storia, le foto dei campeggi e di altre attività che abbiamo fatto.
Ciao a tutti.
siamo delle scout del gruppo roma 100, zona La Fenice.
Attualmente siamo in 6 : Giulia (capo sq), Sara (vice), Francesca, Elisabetta, Sara, Lucia. Qui metteremo la nostra storia, le foto dei campeggi e di altre attività che abbiamo fatto.
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